Corriere di borse di lusso scomparso sull’Amiata, il cadavere trovato in un dirupo

Corriere di borse di lusso scomparso sull’Amiata, il cadavere trovato in un dirupo



Ritrovato il cadavere di Nicolas Del Rio, il corriere scomparso sul Monte Amiata lo scorso 22 maggio durante un turno di lavoro. Il corpo era stato gettato in un dirupo di un bosco vicino ad Arcidosso dalla banda che lo ha rapinato di borse Gucci per mezzo milione di euro che l’uomo trasportava.

Sono accusati di sequestro di persona e omicidio volontario i tre uomini che nei giorni scorsi erano già finiti carcere per rapina e danneggiamento. Secondo gli investigatori sarebbero stati loro a intercettare Del Rio e poi a derubarlo del carico che trasportava: circa 300 borse e accessori Gucci dal valore di mezzo milione di euro.

Il corriere, argentino di 40 anni, sarebbe poi stato assassinato e fatto sparire. In manette erano finiti Klodjan Gjoni, 33 anni, Ozkurt Bozkurt, 44 anni, e Kaja Emre, 28 anni. Ma adesso sono indagate anche altre due persone: Niko Gjoni, padre di Klodian, e Zindan Bozkurt, parente di Ozgur. Sono ritenuti responsabili dagli inquirenti di concorso in rapina, danneggiamento e sequestro di persona.

Oggi, 25 giugno, è stato interrogato di nuovo il 33enne, ritenuto al centro della vicenda. Ed è arrivata una svolta nelle indagini. Sarebbe stato lui, secondo l’accusa, a fermare in mezzo di strada Del Rio, raccontandogli di aver avuto un guasto a un furgone e dicendo di avere bisogno di aiuto per ritirare della merce. Ma secondo gli investigatori era una trappola.

Del Rio avrebbe contattato il suo datore di lavoro, della New Futura, chiedendo indicazioni su cosa fare. Ma 8 minuti dopo è diventato irraggiungibile: telefono spento, camion misteriosamente sparito nel nulla. E due giorni dopo ritrovato incendiato a 20 chilometri di distanza.

Gjoni, assieme a Bozkurt e Emre, sono stati visti da delle telecamere su una Fiat Panda Gialla compiere lo stesso tragitto di quel furgone. Sarebbero stati loro ad averlo aggredito, forse in una zona isolata di campagna tra i boschi. Gli avrebbero rubato il carico, incendiato il mezzo e infine fatto sparire il corpo. Il delitto sarebbe essere avvenuto nella zona di Arcidosso. I carabinieri oggi sono tornati in località Case Sallustri per un sopralluogo a una villetta a cui aveva accesso il padre del 33enne, in quanto giardiniere e addetto ad alcuni lavori di manutenzione.

Poco distante da qui è stato rinvenuto il corpo di Del Rio. I carabinieri avevano già ispezionato l’abitazione in un primo sopralluogo, trovando degli accessori di alta moda, probabilmente appartenenti al carico rubato. Il corriere sarebbe stato ucciso in quell’area e poi il suo cadavere gettato dal dirupo. Nel giardino, davanti alla villetta, era stato scoperto anche un fucile, nascosto sottoterra. L’uomo aveva un figlio piccolo e una moglie che senza sosti per giorni aveva lanciato appelli chiedendo di ritrovare il marito. Non aveva mai creduto all’idea di un allontanamento volontario.



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[email protected] (Redazione Repubblica.it) , 2024-06-25 19:52:22 ,firenze.repubblica.it

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